
IPERTENSIONE ARTERIOSA: TUTTE LE ULTIME NOVITA’ IN AMBITO CLINICO-TERAPEUTICO
IPERTENSIONE ARTERIOSA: TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN AMBITO
CLINICO-TERAPEUTICO
Le malattie cardiovascolari sono al primo posto tra le cause di morte in Italia, essendo responsabili del
44% di tutti i decessi; la cardiopatia ischemica è responsabile del 28% di tutte le morti, e le patologie
cerebrovascolari del 13%. I fattori di rischio relativi alle patologie cardiovascolari (ipertensione arteriosa,
dislipidemia, diabete mellito, abitudini tabagiche, sedentarietà), possono essere positivamente
influenzati attraverso la modificazione delle abitudini alimentari e dello stile di vita, quando questo non
è sufficiente, è necessario ricorrere ad un adeguato trattamento farmacologico mirato alla riduzione dei
valori pressori, della colesterolemia, e ad un miglior controllo glicemico. Gli interventi di prevenzione, sia
primaria, che secondaria, tesi particolarmente alla conoscenza, alla valutazione ed alla correzione delle
abitudini di vita sbagliate, devono essere intrapresi e mantenuti nel tempo, per sortire un reale effetto
sulla successiva riduzione del rischio.
Per questo, il Corso si propone di fornire un aggiornamento al medico di medicina generale in tema di
ciò che nella pratica quotidiana si trova ad affrontare e nello specifico si parlerà di ipertensione, con
l’aiuto di casi clinici e di esperienze condivise vissute. L’obiettivo è quello di illustrare al medico ciò che
giornalmente può accadere nella gestione del paziente ad alto rischio cardiovascolare, partendo del
presupposto che l’ipertensione rappresenta uno dei principali fattori di rischio della formazione di
placca aterosclerotica.
Da considerare, in ultimo, che uno schema terapeutico appropriato e indicazioni sul corretto utilizzo dei
farmaci diventano fondamentali. In un periodo di risorse limitate, potrebbe risultare difficile applicare il
trattamento migliore come indicato dal mondo ideale dei grandi trial. Questo non deve scoraggiare,
poiché l’applicazione del miglior trattamento, che deriva dall’EBM (Evidence Based Medicine), essendo
assolutamente appropriato per quel paziente e per quella patologia, risulta essere il più idoneo sulla
distanza temporale, come peraltro indicano le linee guida ma anche il più economico. Ricordiamo
sempre che è più economica una prevenzione attenta che una cura tardiva con le spese di
ospedalizzazione e utilizzo di onerose risorse con procedure complesse.