
8° CONVEGNO IL MANAGEMENT DELL’ACQUA E DEL SODIO: QUALE RUOLO NELLO SCOMPENSO CARDIACO
Lo Scompenso cardiaco, nonostante i progressi terapeutici, è ancora oggi uno dei problemi clinici più rilevanti della Medicina moderna dal punto di vista epidemiologico, socio economico oltre che prognostico. Nella sua evoluzione clinica che comporta una progressiva intensificazione e talvolta diversificazione dei segni e dei sintomi necessita di ripetuti ricoveri i quali comportano un incremento della spesa sanitaria. Pertanto, il riconoscimento precoce e tempestivo del quadro clinico della congestione, elemento cardine della progressione di malattia risulta fondamentale per prevenire e rallentarne l’ evoluzione. Premessa indispensabile inoltre, per una terapia razionale ed efficace è la conoscenza e la comprensione delle alterazioni fisiopatologiche che stanno alla base dei diversi quadri clinici di scompenso cardiaco, cioè di quei fenomeni che lo accompagnano e che lo caratterizzano.
Pertanto, è necessario analizzare i percorsi che conducono a tale sindrome come l’ ipertensione arteriosa il cui trattamento si avvale di farmaci quali ace inibitori, beta bloccanti, sartani, bloccanti della renina e la cardiopatia ischemica in tutte le sue forme che necessita anche dell’impiego di antiaritmici, anticoagulanti (eparine frazionate o a basso peso molecolare, Nuovi anticoagulanti orali), antianginosi tra cui di recente la Ranolazina (bloccante dei canali lenti del sodio), etc. Emergente è oggi anche la problematica che riguarda la presenza di endocarditi batteriche che rappresentano una vera e propria sfida della antibiotico terapia in questo complesso contesto. Per tali motivi questo convegno si propone di discutere nuove evidenze nel trattamento della ritenzione idrosalina ove spicca il ruolo e l’efficacia di nuove strategie terapeutiche tra cui annoveriamo la soluzione salina ipertonica associata ad alte dosi di furosemide, della valutazione, la più appropriata possibile dello stato di idratazione mediante valutazione bioimpedenziometrica e del ruolo che tale valutazione può avere sia in termini diagnostici che prognostici, anche in associazione all’utilizzo di nuovi biomarcatori. Si tratterà dello stato nutrizionale, dell’utilità della somministrazione di alcuni micronutrienti quali il coenzima q10, del ruolo del polmone nello scenario sia della congestione che della funzione ventilatoria con particolare riguardo all’asma ed alla BPCO e di come un loro più adeguato controllo possa influire positivamente sulla mortalità. Quest’anno verranno affrontati anche le tematiche relative alle infezioni con particolare riferimento a quelle sostenute dai gram-positivi.
Con l’auspicio che il presente Convegno possa dare ai medici di medicina generale, ai medici specialisti in cardiologia, medicina interna, medicina d’urgenza e pronto soccorso, nefrologia, geriatria, anestesia e rianimazione ed agli intervenuti tutti, nuove conoscenze scientifiche e nuove prospettive terapeutiche più consone a quelle che sono le evidenze nel moderno management dello scompenso cardiaco, auguro a tutti buon lavoro.